Negli ultimi anni è esploso (finalmente) il tema delle pari opportunità e delle eque retribuzioni tra il sesso maschile e quello femminile nel mercato del lavoro. Se in alcuni settori lo squilibro diventa evidente e mastodontico anche ad occhio nudo, in altri sembrerebbe che il problema non sussista: è l'esempio del graphic design, dove tutto sembra fantastico ed avveniristico ma in realtà ci sono delle zone d'ombra ben nascoste.
DONNE E GRAPHIC DESIGN: tra i banchi di scuola
La prima grande differenza tra percepito e realtà si evince già tra i banchi di scuola. Nei vari corsi, infatti, c'è una netta parità di frequentazione tra maschi e femminine. Anzi, molte volte i corsi sono seguiti molto più da ragazze che da ragazzi. C'è da evidenziare però una netta disparità tra i sessi dei docenti che istruiscono i graphic designrs del futuro: molti più uomini che donne.
DONNE E GRAPHIC DESIGN: dalla scuola al lavoro
Se in partenza tra gli studenti si evidenziano gli stessi numeri, si iniziano a notare le prime disparità nell'introduzione nel mercato del lavoro. Non solo per un maschio è più facile trovare il primo impiego, ma col tempo le inequità si evidenziano anche sulle posizioni ricoperte e sulla retribuzione salariale. I designers uomini non solo sono la maggioranza, ma hanno anche più facilità nel ricoprire incarichi di prestigio, per compensi più elevati rispetto a colleghe di pari livello.
Uno studio interessante portato avanti da Kat Gordon, confondatrice del progetto 3% Conference, la percentuale dei direttori nel settore design di sesso femminile si fermerebbe all'11%.
DONNE E GRAPHIC DESIGN: le campagne di promozione sociale
Guerrilla Girls è un collettivo risalente al 1985 con l'obbiettivo di mettere in evidenza la poca attenzione che si da alle donne nel mondo dell'arte.
The Woman's Design + Research Unit (WD+RU) è un movimento fondato a metà degli anni 90 da Teal Triggs e Siân Cook. L'obbiettivo di questo movimento è fare da cassa di risonanza alle opere di graphic designer donne. Molto interessante è stata la creazione di un font specifico, il Pussy Galore.
Women in Graphic Design 1890 - 2012 è un altro tassello fondamentale nella lotta alle iniquità sessuali nel mondo del graphic design. Scritto da Gerda Breuer e Julia Meer, questo libro di oltre 600 pagine contiene numerose interviste ed opere di designer donne.